Giu
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L’Anonimo inglese e Takuan

Posted by Taianokai on Giugno 2, 2009

 

“In nessun posto e dappertutto”

 

Allo stesso modo va inteso l’invito che un altro ti potrebbe rivolgere, di raccogliere le tue facoltà e i tuoi sensi nell’intimo di te stesso e di adorare Dio dentro di te. Quantunque questo sia certamente del tutto giusto e vero, e nessuno potrebbe dire cosa più assennata, se ben la si comprende, io invece per paura che tu abbia ad intendere in maniera fisica, e quindi sbagliata, queste parole, non ti dico assolutamente di far così.

 

Questo è quanto voglio da te: che tu non sia in alcun modo dentro di te. E di conseguenza, voglio che tu non sia nemmeno fuori di te stesso, né sopra, né dietro, né da una parte, né dall’altra. “Ma allora”, mi dirai,  “dove devo stare? A quanto pare, da nessuna parte!”. Ebbene sì, hai pienamente ragione: è così che ti voglio. Perché quando non sei in nessun posto materialmente, sei dappertutto spiritualmente.

 

Pertanto sta’ bene attento, perché il tuo lavoro spirituale non sia ancorato a nessun posto materiale. In questo caso, dovunque si trovi l’oggetto su cui stai coscientemente applicando la tua intelligenza, è proprio lì che ti trovi in spirito, in modo così vero e reale come il tuo corpo si trova nel luogo dove tu sei materialmente.

 

E anche se i tuoi sensi non vi possono trovar nulla di cui nutrirsi, perché secondo loro non stai facendo assolutamente niente – proprio così! – , continua a fare questo “niente”, se non altro per amore di Dio.

 

Perciò non smettere in alcun modo, ma lavora alacremente in questo “niente”, con desiderio sempre vigilante e volontà ferma di possedere Dio, che nessun uomo può conoscere. Ti dico, in verità, che preferirei essere in questo “nessun posto” fisicamente, a lottare con questo cieco “niente”, piuttosto che essere un signore così potente da poter essere fisicamente dappertutto, se solo lo volessi, e godere allegramente di tutto come fa un padrone con le proprie cose.

 

Lascia perdere questo “dappertutto” e questo “tutto”, in cambio di questo “nessun posto” e di questo “niente”. Che importa se le tue facoltà intellettuali non riescono a scandagliare questo “niente”? Io lo amo ancora di più! È una cosa così eccelsa in se stessa, che non la si può comprendere in alcun modo. Questo “niente” è più facile sentirlo per esperienza che vederlo, perché è completamente cieco e oscuro agli occhi di coloro che solo da poco si son messi a guardarlo.

 

Ma a voler parlare più correttamente, l’anima che ne fa esperienza è accecata dalla sovrabbondanza di luce spirituale, piuttosto che dall’oscurità o dall’assenza di luce fisica. Chi è che allora lo chiama “niente”? Il nostro uomo esteriore, di certo, e non quello interiore. Il nostro uomo interiore lo chiama “tutto”, perché per mezzo suo impara a conoscere la ragione di tutte le realtà, materiali e spirituali, senza considerare in particolare ogni singola cosa in se stessa.

 

Anonimo inglese del XIV secolo, La nube della non conoscenza, cap. 68.

 

nuvola

 

 

 

Dove si pone la mente

 

Noi diciamo che: se si pone la mente nel movimento del corpo dell’avversario, la mente rimarrà catturata da ciò; se si pone la mente sulla spada dell’avversario, la mente verrà presa da questa; se si pone la mente nel cercare di indovinare le azioni dell’avversario, la mente sarà presa in questo tentativo; se si pone la mente nella propria spada, essa sarà presa da questa; se si pone la mente nel tentativo di evitare di essere colpiti, la mente sarà catturata da questo tentativo; se si pone la mente nella posizione dell’avversario, la mente ne sarà catturata.

Ciò significa che non esiste un luogo dove porre la mente.

Se si pensa si verrà catturati dal proprio pensare. Di conseguenza lascia da parte pensieri e giudizi, lascia la mente fuori dal tuo corpo, non fermarla qua e là, e quando essa visiterà un luogo specifico, darà vita alla sua funzione e agirà senza errori.

Porre la mente in un unico luogo è detto “cadere nel parziale”. Parziale significa avere la tendenza verso un unico luogo.

 

La Mente Giusta è la mente che non rimane in nessun luogo. È la mente che si estende in tutto il corpo e l’essere.

La mente confusa è la mente che, pensando, si congela in un posto.

La Mente Giusta che si congela diviene mente confusa. Quando si perde la condizione di Mente Giusta sorgeranno mancanze qua e là. Per questo motivo è importante non perderla.

Nella sua azione la Mente Giusta è simile all’acqua, la mente confusa è simile al ghiaccio, inutile per lavare mani e corpo.

Quando il ghiaccio si scioglie diviene acqua e fluisce in ogni luogo e può lavare ogni cosa. Ciò è la Mente Giusta.

Se vi è qualche pensiero nella mente, sebbene tu possa ascoltare le parole pronunciate da altri non sarai in grado di sentirle. Ciò perché la mente è ferma sui tuoi stessi pensieri.

Se la tua mente propende nella direzione dei tuoi pensieri, sebbene tu possa ascoltare, non sentirai; sebbene tu possa guardare, non vedrai. Ciò accade perché c’è qualcosa nella tua mente. Quel qualcosa è un pensiero. Se sarai in grado di rimuoverlo, la tua mente diverrà Senza Mente, essa funzionerà secondo il bisogno e agirà in modo appropriato secondo le necessità.

 

Takuan Soho, Il misterioso primato della Mente Immobile.

 

 

mushin

 

Mushin, Senza mente.