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Presso il Dojo della Tai-A no Kai si è tenuta la terza e nuova lezione di Seiza-Mokuso. Il piccolo gruppo che continuerà a riunirsi periodicamente ha assunto il nome: Boschetto di Bambù.
«Chikurai 築来 indica il suono della brezza in un boschetto di bambù; si dice che, poiché il bambù vive accumulando suoni e soffi nel suo interno cavo, la bellezza della musica dello shakuhachi consista nell’estrarre i suoni che si celano al suo interno, accumulatisi sin dalla sua nascita, facendoli risuonare nuovamente» (Luciana Galliano, Capire l’estetica giapponese).
Questo bellissimo brano offre la possibilità di considerare la similitudine tra lo shakuhachi e il Praticante in merito ai suoni e agli insegnamenti che rispettivamente si celano al loro interno e che occorre siano fatti «risuonare nuovamente». Gli insegnamenti sono come i suoni naturali: già esistono così come sono e non necessitano di alcuna manipolazione: come il suono della brezza in un boschetto di bambù – chikurai – l’insegnamento è già perfetto di per sé. Basta soltanto ascoltarlo e farlo risuonare.
Argomento trattato e praticato in questa lezione:
BREVI NOTE
SULL’IMPORTANZA
DELLO ZENIT E DEL NADIR
NEL SEIZA-MOKUSO E NEL KATA